Il grasso addominale viscerale
Il grasso viscerale è un tipo di grasso bianco che si accumula attorno agli organi interni, come fegato, pancreas, intestino e cuore.
A differenza del grasso sottocutaneo, il grasso viscerale è molto più attivo dal punto di vista metabolico. Questo grasso rilascia un numero elevato di sostanze pro-infiammatorie, tra cui citochine come TNF-α e IL-6, che promuovono uno stato infiammatorio cronico. Questo processo influisce negativamente sugli organi vitali, riducendone la funzionalità e aumentando il rischio di sviluppare malattie croniche come malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, malattie renali e alcuni tipi di tumori.
Il grasso addominale viscerale altera il metabolismo lipidico e glucidico, aggravando la resistenza all’insulina e la disfunzione endoteliale. Esso è particolarmente pericoloso perché rilascia acidi grassi liberi nel sangue, che contribuiscono all’accumulo di colesterolo LDL nelle arterie, aumentando il rischio di aterosclerosi.
La misura del grasso addominale viscerale (che si misura con la circonferenza vita) riflette sia questo grasso disfunzionale che drena al fegato tramite il sistema portale e vi invia acidi grassi liberi in elevata quantità, producendo dislipidemia, resistenza all’insulina e steatosi epatica, sia la presenza, in modo indiretto, di grasso disfunzionale in altre sedi (ad esempio perivascolare ed epicardico) che può favorire il danno vascolare, ad esempio, a livello delle arterie coronarie (del cuore).
Differenze donna-uomo
NELLA DONNA
Il grasso viscerale, prima della menopausa, tende ad accumularsi in maniera ridotta grazie all’effetto protettivo degli estrogeni. Tuttavia, dopo la menopausa, con la riduzione degli estrogeni, il grasso si sposta verso l’addome, portando ad un aumento del grasso viscerale. Questo cambiamento ormonale espone le donne ad un maggiore rischio cardiometabolico.
NELL’UOMO
Il grasso viscerale tende ad accumularsi già dalla mezza età, soprattutto a causa della diminuzione dei livelli di testosterone. L’uomo tende ad avere una distribuzione del grasso più centralizzata, influenzata dagli androgeni (ormoni maschili), il che lo rende più incline all’accumulo di grasso addominale.
Il grasso sottocutaneo
Il grasso sottocutaneo è un tipo di grasso bianco che si trova sotto la pelle e rappresenta circa l’80% del grasso corporeo totale.
Oltre alla sua funzione primaria di riserva energetica, agisce come isolante termico, proteggendo gli organi interni dalle variazioni di temperatura e fornendo uno strato ammortizzante che riduce il rischio di traumi fisici. Questo grasso rilascia importanti sostanze chiamate adipochine, che regolano numerosi processi fisiologici, tra cui il metabolismo e l’appetito. Due delle principali adipochine prodotte dal grasso sottocutaneo sono la leptina, che segnala al cervello il raggiungimento della sazietà, e l’adiponectina che migliora la sensibilità all’insulina e riduce i livelli di glucosio nel sangue. L’eccesso di grasso sottocutaneo può alterare l’equilibrio tra leptina e adiponectina, con conseguenze negative sul controllo dell’appetito e sul metabolismo dei grassi.
Sebbene il grasso sottocutaneo sia spesso considerato meno pericoloso rispetto al grasso viscerale, la sua presenza in eccesso può comunque portare a serie complicazioni metaboliche provocata dalla sovrapproduzione di adipochine pro-infiammatorie che contribuiscono all’infiammazione cronica di basso grado, una condizione che è alla base di molte malattie croniche, tra cui l’insulino-resistenza e il diabete mellito di tipo 2.
Differenze donna-uomo
NELLA DONNA
Il grasso sottocutaneo, prima della menopausa, tende ad accumularsi principalmente a livello gluteo-femorale (fianchi e cosce), in parte regolato dagli estrogeni. Questa distribuzione è relativamente protettiva, poiché il grasso in queste aree è meno associato a rischi metabolici. Tuttavia, dopo la menopausa, con la diminuzione dei livelli di estrogeni, il grasso si sposta verso la zona addominale, un cambiamento che comporta un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e metaboliche. Questo spostamento del grasso, insieme ai cambiamenti ormonali, contribuisce al maggiore rischio di sviluppare malattie croniche dopo la menopausa.
NELL’UOMO
Il grasso sottocutaneo si accumula principalmente nella zona addominale, dove può favorire l’aumento del grasso viscerale. L’uomo tende ad avere una distribuzione del grasso più centralizzata, influenzata dagli androgeni (ormoni maschili), il che lo rende più incline all’accumulo di grasso addominale. Questo tipo di accumulo è pericoloso perché è associato a un maggior rischio cardiometabolico.
FONTE: Kawai T, Autieri MV, Scalia R. Adipose tissue inflammation and metabolic dysfunction in obesity