Introduzione
L’obesità è il risultato di una complessa interazione di fattori biologici, comportamentali, ambientali e sociali. Nella maggior parte dei casi, l’obesità non può essere attribuita a una singola causa. Spesso è il risultato di una combinazione di fattori.
Fattori biologici
Genetica:
alcune persone hanno una predisposizione genetica all’obesità. Alcuni geni sono associati a un maggiore rischio di aumento di peso.
Metabolismo:
le variazioni nel tasso metabolico basale (BMR) influenzano la quantità di calorie bruciate a riposo. Un metabolismo lento può predisporre all’obesità.
Squilibri ormonali:
condizioni come l’ipotiroidismo, la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e la sindrome di Cushing possono alterare il metabolismo dei grassi.
Microbiota intestinale:
ricerche recenti suggeriscono che uno squilibrio nei batteri intestinali può influenzare l’assorbimento dei nutrienti e favorire l’aumento di peso.
Fattori comportamentali e dello stile di vita
Eccesso alimentare:
consumare più calorie di quelle che il corpo brucia porta all’accumulo di grasso.
Scelte alimentari poco salutari: diete ricche di cibi processati, bevande zuccherate e grassi malsani contribuiscono all’eccessivo apporto calorico.
Inattività fisica:
uno stile di vita sedentario riduce il numero di calorie bruciate, causando uno squilibrio energetico.
Privazione di sonno:
la mancanza di sonno può alterare gli ormoni che regolano fame e appetito, come grelina (ormone della fame) e leptina (ormone della sazietà).
Fattori ambientali
Ambiente alimentare:
la facile disponibilità di cibi ipercalorici e bevande zuccherate favorisce l’eccesso alimentare.
Mancanza di opportunità per l’esercizio fisico:
la limitata accessibilità a spazi all’aperto o palestre scoraggia l’attività fisica.
Status socioeconomico:
le persone con redditi bassi affrontano spesso barriere nell’accesso a cibi sani e risorse per il fitness.
Norme culturali:
alcune culture promuovono porzioni abbondanti o associano il cibo a celebrazioni ed emozioni, favorendo l’eccesso.
Fattori psicologici
Alimentazione emotiva:
stress, ansia o depressione possono indurre a mangiare di più come meccanismo di «coping».
Immagine corporea e diete:
le diete cicliche e una bassa autostima possono alterare il metabolismo e favorire l’aumento di peso.
Comportamenti di dipendenza:
alcuni cibi, specialmente quelli ricchi di zucchero e grassi, attivano i centri di ricompensa del cervello, incoraggiando l’eccesso alimentare.
Condizioni mediche e farmaci
Malattie croniche:
diabete, artrite o malattie cardiache possono limitare l’attività fisica, contribuendo all’aumento di peso.
Farmaci:
alcuni farmaci, come steroidi, antidepressivi e antipsicotici, possono avere come effetto collaterale l’aumento di peso.
Fattori di sviluppo e dell’infanzia
Abitudini infantili:
un’eccessiva alimentazione durante l’infanzia o un’elevata esposizione a snack zuccherati possono creare schemi di eccesso alimentare per tutta la vita.
Influenze prenatali:
l’obesità materna e il diabete gestazionale durante la gravidanza possono predisporre i figli all’obesità.
Influenze sociali e culturali
Comportamenti di famiglia e amici:
le abitudini alimentari e gli stili di vita sono spesso influenzati da familiari e reti sociali.
Media e pubblicità:
l’esposizione costante a pubblicità di cibi spazzatura normalizza abitudini alimentari poco salutari.