Perché è importante abolire il fumo e l’uso di stupefacenti

È noto che non solo le sigarette tradizionali ma anche le sigarette elettroniche e i prodotti del tabacco non combustibili sono dannosi per la salute. Smettere di fumare comporta un guadagno significativo di anni di vita anche se si smette in età adulta-anziana.

La relazione tra fumo e obesità è complessa, ma il danno provocato dal fumo (attivo e passivo) non solo è collegato a numerose malattie, tra cui patologie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche ma è anche associato all’accumulo di grasso viscerale, dato che il fumo altera la distribuzione del grasso corporeo rallentando il metabolismo basale e favorendo l’aumento del grasso addominale. È stato dimostrato che il fumo costituisce un fattore di rischio anche per il diabete tipo 2.

Smettere di fumare contribuisce non solo a migliorare la salute generale, ma anche a ridurre l’accumulo di grasso viscerale, migliorando il profilo metabolico.

Uno studio epidemiologico condotto su oltre 430 mila persone ha indagato la relazione tra l’obesità e alcune abitudini correlate al fumo: l’età di inizio, il consumo di sigarette e l’impatto rispetto alla cessazione.

Al crescere dell’indice di massa corporea, della percentuale di grasso corporeo e della circonferenza vita, sono risultate aumentate le probabilità di essere di fronte ad un fumatore incallito. Secondo l’analisi, l’associazione tra grasso corporeo ed esposizione al tabacco può originare da una base biologica comune a tutti i comportamenti di dipendenza, che porterebbero chi mangia di più a cercare sollievo e appagamento anche dalla nicotina.

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